Concorso del danneggiato ex art. 1227 c.c. – Rilevabilità d’ufficio- condizioni

Cassazione – sesta sezione civile – relatore Rossetti ordinanza n. 4770 del 15/2/2023

«Il concorso di colpa della vittima nella causazione del danno (ex art. 1227, comma primo, c.c.) è rilevabile d’ufficio. L’art. 1227 c.c., infatti, è una norma che disciplina il nesso di causalità tra la condotta dell’offensore e il danno, stabilendo che l’efficienza causale di quella condotta cessa, là dove comincia l’efficienza causale della condotta della vittima (così, ampiamente, Sez. 3, Sentenza n. 17152 del 03/12/2002, al § 4.5 dei “Motivi della decisione”), e il nesso di causalità deve essere accertato dal giudice d’ufficio.”

“La rilevabilità d’ufficio del concorso di colpa della vittima d’un fatto illecito non è tuttavia incondizionata. La rilevabilità d’ufficio di qualunque eccezione va infatti coordinata con gli oneri dell’allegazione e della prova. Ciò vuol dire che, in primo grado, l’affermazione del concorso del fatto colposo della vittima in tanto può essere rilevata d’ufficio dal giudice, in quanto risultino prospettati gli elementi di fatto dai quali sia desumere la sussistenza d’una condotta colposa del danneggiato, che abbia concausato il danno (ex multis, Sez. 3, Sentenza n. 15382 del 06/07/2006, Rv. 593565 – 01). In grado di appello, poi, se in primo grado la questione del concorso di colpa sia stata trascurata o assorbita, la parte interessata ha l’onere di impugnare la sentenza che non abbia provveduto sull’eccezione, oppure di Corte di Cassazione – copia non ufficiale 6 di 7 riproporla (quando sia rimasta assorbita), dal momento che la rilevabilità d’ufficio dell’eccezione non comporta di per sé che essa possa farsi valere in ogni stato e grado del processo (così già Sez. 1, Sentenza n. 1687 del 17/05/1969, Rv. 340666 – 01; nello stesso senso, ex multis, Sez. 3, Sentenza n. 2947 del 09/11/1973 Rv. 366594 – 01; Sez. 3, Sentenza n. 672 del 01/03/1976, Rv. 379322 – 01; Sez. 1, Sentenza n. 24080 del 25/09/2008, Rv. 605451 – 01; Sez. 3 – , Sentenza n. 1164 del 21/01/2020, Rv. 656634 – 01).

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